CONGREGAZIONE SUORE DELLO SPIRITO SANTO


| Principi Fondamentali | Servizi Offerti | La carta Servizi

Premessa

La Congregazione Suore dello Spirito Santo adotta la presente Carta dei Servizi i cui principi ispiratori costituiscono la base programmatica nello sviluppo della propria operatività ed a cui l’Ente mira per consolidare l’erogazione dei propri servizi al pubblico. In tal senso questo documento costituisce il quadro di riferimento per quanto concerne le modalità di offerta dei servizi al pubblico della Congregazione Suore dello Spirito Santo quale “soggetto erogatore” secondo la terminologia adottata dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994.

 

La Carta dei Servizi della Congregazione Suore dello Spirito Santo è proposta ai sensi:

  • dell’articolo 10, comma 5, del Decreto del Presidente della Repubblica 19 settembre 1997, n. 318 secondo quanto previsto dalla già citata Dir. P.C.M. 27 gennaio 1994, relativa ai “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”.

  • dell’articolo 13 della Legge 8 novembre 2000, n. 328

  • dell’articolo 6 del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 21 maggio 2001, n. 308;

  • dell’articolo 37 della Legge Regione Puglia 25 agosto 2003, n. 17;

 

In attesa che venga adottato lo schema generale di riferimento della carta dei servizi sociali con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la solidarietà sociale, d’intesa con i Ministri interessati, ai sensi dell’ articolo 13 della Legge 8 novembre 2000, n. 328, codesta Carta dei Servizi è da considerarsi provvisoria e modificabile a seconda delle mutate esigenze derivante da nuove normative di legge in merito.

 

Il documento descrive i principi fondamentali adottati nella fornitura dei servizi, le modalità di erogazione, i parametri di qualità, gli strumenti di valutazione, di monitoraggio e di informazione all’utenza. L’Ente si impegna a rispettare gli obblighi che le derivano dalla propria Carta dei Servizi e ad operare nella direzione di continuo miglioramento dei servizi e delle prestazioni offerte.

 

Lo spirito che detta i contenuti ed i principi ideali riportati nella carta deriva dalla volontà dell’Ente di offrire un rapporto trasparente e ben comprensibile, tale da consentire al cittadino il controllo sulla qualità di ciò che ottiene ed eventualmente di denunciare ritardi, carenze o disservizi.

 

I fondamenti ideali cui questa carta si riferisce sono:

  • La Costituzione Italiana.

  • Regione Puglia, Regolamento anno 1993 Numero 1 del 23/06/1993: “Modifiche e integrazioni al regolamento regionale 6 giugno 1990, n. 1 - Apertura e funzionamento dei servizi residenziali e non residenziali per minori: determinazione standards relativi”

  • Legge 8 novembre 2000, n. 328: “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”

  • Legge 28 marzo 2001, n. 149: “Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile”

  • Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2001, n. 308: Regolamento concernente “Requisiti minimi e organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell’articolo 11 della legge 8 novembre 200, n. 328”

  • Legge Regione Puglia 25 agosto 2003, n. 17: “Sistema integrato di interventi e servizi sociali in Puglia”


 

CHI SIAM0

L'istituzione è nata nel 1954, per opera della Congregazione delle Suore dello Spirito Santo, con sede storica ad Ariano Irpino (AV) e sede legale in Roma – Via Sant’Alessio n. 28 - Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto, con il carisma di provvedere all'aiuto materiale e spirituale delle categorie più deboli: minori ed anziani.

 

Inizialmente l'istituzione si caratterizzò come Orfanotrofio femminile, che accoglieva esclusivamente bambine ed adolescenti orfane, dai due ai quattordici anni. Nel 1974, a seguito della naturale e progressiva chiusura degli orfanotrofi per il miglioramento generale delle condizioni di vita degli italiani durante il secondo dopoguerra, questa istituzione mutò in Istituto Educativo Assistenziale che accoglieva bambine dai tre ai quattordici anni in stato di disagio familiare, dietro segnalazione del Tribunale per i Minorenni e dei Servizi Sociali territoriali. Risalgono a questa data le prime esperienze di concreta collaborazione con gli Enti Locali presenti sul territorio: servizi sociali comunali per i minori da sei a quattordici anni, servizi sociali della Provincia di Bari per i minori da zero a cinque anni e per quelli da zero a quattordici anni definiti all'epoca "illegittimi" ed ora denominati "figli di madre nubile".

 

Sin dalla sua nascita nel 1954 l'Istituzione ha avuto al suo interno una scuola materna privata ed una scuola elementare privata, diventata parificata nel 1986, con utilizzo di insegnanti religiose e laiche: si può ben dire che questo costituisce uno dei primi laboratori di lavoro comune tra laici e religiosi, avente come fine il benessere dei bambini.

 

Nell'anno 1985, anche a seguito della nuova legge sull'adozione e sull'affido (N. 184/83), l'Istituzione cominciò ad accogliere minori di sesso maschile, trasformandosi così in un'opera di piena accoglienza di tutti i minori ambosessi in stato di difficoltà.

 

La fondatrice della Congregazione delle Suore dello Spirito Santo, Madre Giuseppina Arcucci (1860 - 1940), aveva in Ariano Irpino (AV) creato ai primi del '900 una istituzione simile a questa in Bari, con l'obiettivo preciso di realizzare in pieno il dettato evangelico della solidarietà con le persone sofferenti, condividendo con loro la propria personale povertà di religiosa: con lo stesso spirito e con lo stesso carisma le suore attuali conducono questa opera in Bari che ormai accoglie circa 65 bambini ogni anno.

 

Lo spirito di accoglienza che caratterizza questa Istituzione permette di non discriminare in alcun modo i bambini che sono ospitati: né per razza, né per religione, né per ideologia. A nessuno è richiesto di essere cattolici per forza, a tutti è consentito di seguire la religione dei propri padri: vi sono in Istituto bambini musulmani, cristiano animisti, ed anche in maggioranza cattolica. Non si organizzano appositi corsi di catechismo extra-scolastico, preferendo consentire ai bambini ed ai loro genitori di frequentare il catechismo presso la propria Parrocchia. È la scuola il territorio dove adulti e bambini si misurano a vicenda per accrescere le proprie competenze culturali: gli operatori dell’istituto hanno ben in mente l’opera di Don Lorenzo Milani e cercano di applicarla quotidianamente alla realtà attuale.

 

Durante gli anni dalla fondazione questa Istituzione ha sempre collaborato con gli Enti Locali e le associazioni di volontariato, scegliendo sempre di aderire e conformarsi da subito alle leggi vigenti sui minori e sul funzionamento degli Istituti che si sono succedute in questi anni.

 

CHE ATTIVITÀ SVOLGIAMO

La Congregazione Suore dello Spirito Santo attualmente ha trasformato l’Istituto Educativo Assistenziale in Comunità Educativa e Centro Socio Educativo Diurno.

 

Per far questo è stato sensibilmente ridotto il numero dei bambini accolti, 10 in comunità residenziale e 30 nel centro semiresidenziale, sono state apportate modifiche strutturali agli edifici della nostra sede in Bari alla Via Celso Ulpiani n. 19.

 

Le due attività non sono , però, separate ma implementate e collegate tra loro: in entrambi i casi svolgiamo un compito di “supplenza familiare”, come ben descritto da Paul Durning nel 1986; cioè ci vengono affidati la maggior parte dei compiti educativi genitoriali, perlopiù in modo temporaneo e senza sostituirli completamente. Il termine “supplenza” ci sembra molto più appropriato di “collocamento”: si colloca un oggetto non un essere umano. Così essere definiti in modo riduttivo “Residenza” rinvia maggiormente all’ambito alberghiero senza tener conto della funzione educativa.

 

Nella nostra attività educativa non “sostituiamo” i genitori, poiché nel termine è implicita l’idea della “sostituzione tra pari”, ma bensì “suppliamo” ad alcune loro mancanze, cioè “integriamo” il loro essere genitori.

 

Questo punto di vista ci pone nelle condizioni di accogliere insieme al bambino anche i genitori, e quindi di svolgere un lavoro di accompagnamento familiare complementare a questa presa in carico educativa extra-familiare; perciò è necessario prendere in considerazione l’ambiente sociale della famiglia e le risorse a disposizione. Questo lavoro in rete, preventivo all’inserimento del bambino nella comunità, sarà utile a preparare la separazione familiare, ad evitare per il bambino una drastica rottura con il suo ambiente familiare e sociale, cercando anche di limitare la durata della presa in carico educativa extra familiare.

 

Per realizzare tutto ciò abbiamo previsto di:

  • lavorare in micro equipe multidisciplinari, composte da educatori – assistenti all’infanzia – terapiste della riabilitazione – operatori a tempo parziale (psicologo – pediatra – medico specialista – musicista) e professionisti eventualmente necessari;

  • garantire una modalità di accoglienza diurna, dalle 7.30 alle 19.00, per bambini con carenze educative prevalentemente situati nel territorio della nostra circoscrizione comunale;

  • garantire una presa in carico “soft” per i bambini che dovranno essere separati dalla famiglia per essere accolti nella comunità residenziale;

  • fare beneficiare tutti i bambini di cure corporee fisiche (dentista, oculista, psicomotricità, ecc.);

  • organizzare attività laboratoriali all’interno (laboratorio computer, sala musica, laboratorio espressivo);

  • gestire attività all’esterno (corso di danza, piscina, equitazione sui pony, cinema, teatro);

  • consentire ai bambini di frequentare la loro scuola di provenienza;

  • effettuare colloqui informali con i genitori quando vengono a prelevare i bambini, sapendo che sono programmati incontri regolari con i servizi presenti nel territorio;

  • preparare i bambini al termine della presa in carico.

 


 

PRINCIPI FONDAMENTALI

 

DIRITTO ALLA VITA E ALLA CRESCITA:

come sancito dalla Convenzione internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza approvata dall' ONU ( ART. 27 ) ed in base alla Legge  per quanto attiene il diritto del minore a crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia

 

UGUAGLIANZA:

tutti i servizi da noi erogati guardano al “principio di uguaglianza dei diritti delle persone”, che si fonda sull’articolo 3 della Costituzione, secondo il quale “tutti i Cittadini hanno pari dignità senza distinzioni di razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche”.

 

PARTECIPAZIONE:

nei servizi al fine di promuovere ogni forma di partecipazione degli utenti , si garantirà un’informazione completa e trasparente e si ricercherà la massima collaborazione possibile nella attività della vita quotidiana

 

INDIVIDUALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO:

inteso come riconoscimento dell'unicità di ogni persona, come sforzo per un'interpretazione accurata e non generica del comportamento della persona presa in carico, impegno nella verifica costante dell'evoluzione dei suoi bisogni in un'ottica di promozione dell'autodeterminazione della donna quale possibilità di decisioni autonome , di acquisizione di nuove capacità di affrontare la realtà .

 

RISERVATEZZA:

nei servizi  verrà  garantito l'obbligo a non rivelare notizie apprese nella capacità di discernere tra ciò che va mantenuto riservato e ciò che è utile e necessario comunicare in un lavoro integrato tra professionisti.

  


 

SERVIZI OFFERTI 

CURA E SOSTEGNO DEL MINORE

  • Nella presa in carico di tipo educativo di situazioni traumatiche a livello psicologico

  • Nell'accudimento quotidiano

  • Nei suoi bisogni di tipo medico-sanitario

  • Nel percorso di crescita il più possibile serena ed armoniosa

  • Nei rapporti con la famiglia di origine

 

SOSTEGNO GENITORIALE

  • Nello sviluppo e  mantenimento delle proprie capacità genitoriali

  • Nella gestione dei rapporti con i figli ospiti delle comunità

  • Nella gestione dei rapporti familiari e nell'attivazione di una rete sociale di supporto

  • Nella progettazione di autonoma collocazione abitativa , nella ricerca di attività lavorative e nella custodia del figlio nelle ore occupate dal lavoro

  • Nel consolidamento di abilità e competenze in un progressivo percorso di graduale riaccompagnamento del minore presso la propria abitazione

   

 TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI

  • Comunità Educativa

  • Centro Socio Educativo Diurno 

INFORMAZIONI SUI SERVIZI OFFERTI

Copia della presente Carta dei Servizi verrà fornita ai genitori dei minori da noi ospitati al fine di informarli sui servizi offerti.

 

Una linea telefonica, 0805542597, è riservata alle comunicazioni degli ospiti con la propria famiglia.

 

A breve si attiverà un sito internet contenente tutte le informazioni sulle attività svolte nella comunità, gestito direttamente dagli ospiti.

 

La Congregazione Suore dello Spirito Santo ritiene fondamentale fornire al cittadino la più completa informazione sui servizi offerti. E per questo motivo che gli operatori dedicano particolare attenzione al momento dell’accoglienza sia nel contatto personale sia predisponendo strumenti di comunicazione utili per orientarsi.

I servizi e gli strumenti attualmente utilizzati, oltre alla Carta dei Servizi, sono:

UFFICIO INFORMAZIONI

PROTOCOLLI DI ACCOGLIENZA

SITO INTERNET: http://www.madrearcucci.it

 

UFFICIO INFORMAZIONI

L’Ufficio Informazioni è ubicato presso la Direzione in Via Celso Ulpiani n° 19 – piano terra.

Orari di apertura al pubblico

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30 e dalle 16.30 alle 18.00

il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13.00.

 

Quali informazioni fornisce:

  • tutte le informazioni sui servizi erogati;

  • modalità e procedure di accesso alle prestazioni erogate

  • tempi di attesa;

  • informazioni sugli URP di alcuni altri enti pubblici della nostra città (Comune, INPS, Ufficio Provinciale del Lavoro, Provveditorato agli Studi e Prefettura).

  • raccoglie, su apposito modulo, eventuali reclami e suggerimenti volti a migliorare il funzionamento dei servizi

 

Per l’acquisizione e l’aggiornamento costante delle informazioni la Congregazione si avvale di un collegamento internate ADSL Full Time 640 KB.

 

DOVE RAGGIUNGERCI

 

BARI 70126 – Quartiere San Pasquale

Via Celso Ulpiani, 19 

Telefono: 0805.53.94.80 - Fax: 0805.54.25.97

e-mail: casafamiglia@madrearcucci.it per la comunità educativa ed il centro socio educativo diurno

          spiritosanto@madrearcucci.it per la Scuola Materna paritaria

    

Rappresentante legale dell’Ente gestore: Suor Rosa COPPINI -  mariacandida@madrearcucci.it

Superiora della comunità religiosa: Suor Maria Letizia SIA - adelia@madrearcucci.it

Coordinatore delle strutture: Paolo MIRAGLINO - paolomiraglino@libero.it 

Coordinatrice delle attività educative: Erminia PIRONE - erminia.pirone@libero.it